venerdì 2 marzo 2018

L'educazione sentimentale

avviare o interrompere relazioni
sentimentali/obbedisce ormai alle leggi
del mercato/che ogni cosa trasfigura
in merce/ e non parlo di meretricio/ ma di amori
coinvolgenti senza uso di contanti/
come prodotti obsoleti alla fine
ce ne disfiamo senza più rimpianti/
mentre all'inizio ci promettiamo di non esser mai
noiosi ed invadenti / pronti ad offrire una
promessa di soddisfazione/ una gratifica
priva di qualunque faticoso apprendistato/
mentre il destino  ormai
obbligato di qualsiasi progetto di
consumo/ (il cassonetto dove finiremo)/
sperando di non finirci per primi /come
che so una bottiglia di plastica/un cartone/
o il videotape di un triste filmino a luci rosse/
un rito privato della fantasia/
si consuma ogni volta  per un'eguale  ipocrisia/
che non finiscano insieme per sabotare
il corretto smaltimento delle scorie/in trepidante
attesa di un desiderio nuovo/ che rifinanzi il ciclo
dei rifiuti.
Giuseppe Sunseri 01/03/2018

lunedì 21 agosto 2017

La nostra prova del 9

da quando è chiaro
che ti sei ammalata
e che mi chiedi come sto
senza riuscire (io)nel dubbio
a darti una risposta ,
dal caffè del mattino
alla tisana della sera ,
tutto ha assunto
un gusto superiore
per fino un chiodo fisso
è diventato un fiore
dormire sino a tardi
giocare a scarabeo
le analisi del sangue
restare in silenzio
a meditar la eco
di un mare ormai lontano
in attesa di un responso
come la sindrome
della stanchezza cronica
ci sembrerà una passeggiata
mentre dottori
sempre più feroci
annunceranno nuove prove
di cui noi... insieme...
sapremo farci beffe

lunedì 18 luglio 2016

Poesie per non vedenti


Con una delle mani sugli occhi
mi hai ridotto
ad un certo tipo di silenzio buio
serrando alle mie labbra
la tua "passera" selvaggia
che in altro modo
ora
non saprei chiamarla
spingendo il profumo della rosa
più che della viola
mi hai spezzato in gola
ogni accenno di parola
e così te ne starai
con i talloni saldi
piantati al tatto
dei miei fianchi
ed aggrappata
cieca ... per scelta
alla tua volta
in un precario equilibrio
alla sponda del lettino
finirò per respirare
solo con il naso
che prova a catturare
il tuo effluvio prezioso che risale ...

Giuseppe Sunseri
Poesie per non vedenti


Con la benda negli occhi
mi hai ridotto
ad un certo tipo di silenzio
serrando alle mie labbra
la tua "passera" selvaggia
il profumo della rosa
più che della viola
mi hai spezzato in gola
ogni accenno di parola
e così te ne stai
con i talloni saldi
piantati ai lati
dei miei fianchi
aggrappata alla sponda
del lettino
in precario equilibrio
finirò per respirare
solo con il naso
che prova a catturare
il tuo effluvio che risale ...

Giuseppe Sunseri

giovedì 23 giugno 2016

La regola del caos


Anche se vai ... via
bretelle sulla pelle
il lager
che ci siamo regalati
lo decidi tu (però)
manovrando a piacimento
il rubinetto della doccia
così come ti viene
è la tua giovane ragione
quella che ti preme
e cioè
di riannodare  le catene
legate al mio respiro
spingendomi
sino a soffocare
per poi riaprire
l'ugello
ad un nuovo  flusso di energia
così il tuo olocausto vitale
ogn'ora si ripete
al ritmo sempre uguale
di una quiete
piena di sorprese ...

Giuseppe Sunseri / 06/2016

martedì 23 febbraio 2016

Amori ( social)
dallo stesso quadro
io che guardo...
alla tua icona
separata dal caso
e da altre icone ( mute)
che come noi
lasciano
un mi piace colorato
sul post
di un comune amico
o forse di
un comune sconosciuto
senza che
sguardi
o commenti
si possano incrociare
incardinati ad un binario (morto)
di rette parallele
dialoghi spezzati
prima ancor di cominciare
eppure vivi
come dipinti
dal profilo egizio
che rilievano dalle pareti
come sguardi disperati
gettati all'orizzonte
oltre l'attesa
della prossima notifica
per incontrarti ancora
a tua insaputa
amica sconosciuta ...
Giuseppe Sunseri

venerdì 20 novembre 2015

Maschia


Ti accendi
di una lenta
combustione ( Amore)
come il mio sigaro toscano
che "avvampa"
all'improvviso
quando tiro con le labbra
per assopirsi poi
lasciandomi espirare
così
avvii
il tuo movimento ( Amore)
al ritmo stridente
dell'archetto
che incrocia
le corde di un violino
la mano ( la tua)
ormai stretta
intorno al sesso ( il mio)
intona la sua marcia
mentre ti imploro
di fermarti
impietosa
non mi ascolti
non rinunci
alla tua vittoria
che sarà ( anche)
la mia ... gioia ...
un fiume di lava
colore della luna
che non ti aspetti
come il boato
di un vulcano
dalle viscere
colare su se stesso
in un moto
del tutto naturale
che ti piace assecondare
ad occhi chiusi
e labbra spalancate
ormai divenuta
premurosa
con la tua lingua
umida
e curiosa ...

Giuseppe Sunseri